La costruzione di percorsi, l’avvio di alleanze rette da valori e da progetti, l’inseguire un obiettivo mettendo insieme forze e risorse comuni, è sempre la via che porta più lontano quando si assume un impegno. Ancor più quando la sfida non è semplice, e ha bisogno di tempi lunghi, scelte laboriose.
La costruzione di percorsi, l’avvio di alleanze rette da valori e da progetti, l’inseguire un obiettivo mettendo insieme forze e risorse comuni, è sempre la via che porta più lontano quando si assume un impegno. Ancor più quando la sfida non è semplice, e ha bisogno di tempi lunghi, scelte laboriose.
Progetto Donna Ceteris ha fatto di questa impronta caratteriale la sua missione. Unendo un’intera società attorno a se. Tessendo, negli anni, i legami di una rete luna e larga. La rete che protegge, sostiene, rilancia. In questo percorso, l’incontro e la collaborazione con i Lions ha rappresentato un momento di grande scambio e insegnamento per il nostro servizio nell’ambito della lotta contro la violenza sulle donne. Soprattutto, in occasione di una delle giornate più celebrative di questa battaglia: il 25 novembre, la giornata internazionale contro la violenza di genere. Un appuntamento di prevenzione e sensibilizzazione che nel 2012 ha messo fianco a fianco la nostra competenza associazionistica con la professionalità, le eccellenze l’anima e la macchina organizzativa dei Lions: da anni attivi sul tema della violenza, con particolare riferimento al mondo dei minori, e sempre pronti a schierarsi per dar voce a chi oggi nella società è minoranza, o è privo di diritti, di tutela.
C’è un’affinità d’intenti fra Donna Ceteris e i Lions. Una vera alleanza. Che occorre non smarrire. Ma semmai nutrire di nuove iniziative, ulteriori progettualità, reti più forti e pianificate, promuovendo una collaborazione continua. Lo dico perché credo nel lavoro dei Lions, credo nella loro capacità di impegno, nel loro stare tra i problemi del mondo aprendo prospettive di soluzione dentro la società, e con la società.
Da Presidente di una realtà come Progetto Donna Ceteris continuo a divulgare una visione di congiunzione operativa, didattica, politica e preventiva fra tutti gli attori sociali che si mostrano disponibili sul territorio a lottare per contrastare una delle piaghe di dignità umana fra le più ingiuste e inaccettabili, com’è appunto la violenza sulle donne.
Da soli non possiamo farcela. Ognuno di noi ha il dovere di mettere in circolo il proprio fare, la propria esperienza: contribuire al disegno di una comunità fatta di tanti link collaborativi, dove il fenomeno della violenza non sia solo un’urgenza settoriale dei Centri Antiviolenza, o una croce per le vittime, ma bensì un problema comune, sentito da tutti, e dove tutti possano intervenire. Forze dell’Ordine, psicologi, scuole, associazioni, amministrazioni pubbliche, legislatore, medici, servizi sanitari, mass media, semplici cittadini. Ognuno ha un ruolo, ognuno ha uno spazio. E l’agire non è mai troppo per rieducare il mondo ai valori del dialogo, della tolleranza, della reciprocità all’ascolto. Perché è da qui che bisogna iniziare, dalla radice sradicata di una comunità, dalla sua incapacità ad amare in modo sano, dai suoi fraintendimenti nel vivere i sentimenti, dal vivere un rapporto di coppia non più come sinonimo di proprietà ma come relazione umana e dell’anima.
Parlare di percorsi dunque, come nel caso di Donna Ceteris e del Lions, corrisponde a porre in essere tutte quelle azioni preventive, educative e di sensibilizzazione che risveglino il territorio nel suo essere presente. Attivare campagne che promuovano dei cambiamenti nei comportamenti socioculturali, soprattutto negli uomini, eliminando pregiudizi o preconcetti che giustificano l’idea-stereotipo d’inferiorità femminile. Un obiettivo che certo non è semplice, ma che va ricercato coinvolgendo tutti, le scuole, le istituzioni, le famiglie, e non meno i mezzi di comunicazione e l’etica con cui operano nel sociale.
Dobbiamo dirlo con fermezza: la violenza di genere è tra le peggiori vergogne della nostra società, ed è un attacco continuo al sistema di valori su cui la società si fonda. Eticamente, politicamente ed economicamente non è più accettabile che questo fenomeno sia combattuto solo a parole. Serve una politica attiva, leggi contro le discriminazioni, progetti che formino generazioni in grado di vivere responsabilmente, nel segno del rispetto, non più secondo gli schemi perversi della contrapposizione di genere.
La nostra Associazione, Progetto Donna Ceteris, rappresenta nel territorio della Provincia di Cagliari un punto di riferimento impegnato da oltre dieci anni nel tema della violenza contro le donne e dello stalking. Una realtà che opera come luogo di ascolto e di incontro per le donne che subiscono intimidazioni e maltrattamenti nella famiglia o nel sociale, costituendo un luogo di opportunità per uscire dal disagio. Il disagio dell’oppressione, dei maltrattamenti, dei soprusi.
Il femminicidio di cui ormai troppo spesso sentiamo parlare è l’esito finale di questi fenomeni, è l’effetto radicale di una gerarchia di genere basata su un’idea distorta di superiorità maschile, senza ipotesi di rifiuto, senza democrazia relazionale, senza possibilità o accettazione che un legame possa finire.
di Silvana Maniscalco.
Combattere la violenza significa allora capire tutto questo. Ma significa, ancor più, stimolare le vittime a denunciare senza più timori, uscire dall’ombra, abbandonare la via della negoziazione con chi commette maltrattamenti. Scegliere con chiarezza la vita, e con essa la possibilità di poterla difendere in ogni modo. Il sodalizio fra Donna Ceteris e Lions insegue questa missione: restituire dignità a chi gli è stata strappata. Con coraggio. Camminando insieme.