La costruzione di una rete di impegno sul tema della violenza di genere, la promozione di una cultura e una sensibilità diffusa sulla piaga del femminicidio, passa anche attraverso le arti e il linguaggio del cinema.
La costruzione di una rete di impegno sul tema della violenza di genere, la promozione di una cultura e una sensibilità diffusa sulla piaga del femminicidio, passa anche attraverso le arti e il linguaggio del cinema.
Nasce da questo spirito la collaborazione fra Progetto Donna Ceteris e il regista Giovanni Coda, autore del film “La Donna di Carta”.
L’opera, sceneggiata dalla scrittrice Francesca Falchi, sarà presenta alla 70esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, nella sezione EVENTO SPECIALE, negli spazi del Cinema Astra- Sala 2 del Lido di Venezia.
Per l’occasione, una delegazione di Donna Ceteris, con la Presidente Silvana Maniscalco, e la Dott.ssa Antonella Pirastru, saranno presenti a Venezia, accanto al regista Coda.
LA DONNA DI CARTA è la storia di una resurrezione “voluta”, che, come sottolinea il regista, “nasce non dalla debolezza ma dalla forza. Un’opera che vuole raccontare una vittoria su di sé, ma anche sull’altro da sé, e non una sconfitta. Una estimonianza di anime ritrovate e non di corpi perduti. Perché, come spiega Coda, “non è la morte a dover far notizia, ma la vita”.
Il lungometraggio, sarà presentato sotto forma di trailers, poco prima della proiezione ufficiale dell’opera principale di Giovanni Coda, “Il Rosa Nudo”, che, a sua volta, precederà la cerimonia di premiazione che attribuirà il Queer Lion Award 2013 al miglior film con tematiche GLBT individuato tra quelli presenti nelle varie sezioni del festival della 70 Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica.