I casi di violenza sulle donne sono in aumento del 35 per cento: l’allarme è stato lanciato, in Consiglio Comunale, a Quartu, durante il convegno organizzato in scia alla Festa della Donna.


Una riflessione che ha voluto innalzare il livello di guardia nei confronti di un problema che investe l’intera società, ancora immatura per l’accoglienza e il reintegro di chi subisce ogni forma di abuso.

Nel 2014, il Centro Antiviolenza cittadino, ha effettuato 476 interventi, contro i 332 del 2013. La maggior parte (306) ha riguardato l’area psicologica, seguita a distanza da difficoltà in ambito legale e sociale. Sono state 21, invece, le segnalazioni presentate allo sportello antistalking.

Secondo la statistica elaborata da Roberta Bono, psicologa del centro, le richieste di aiuto, psicologico, ma anche concreto, spontanee ma anche indirizzate dalle forze dell’ordine, partono per la quasi totalità da donne (98 per cento), di nazionalità italiana, tra i 30 e i 50 anni, sposate, con uno o più figli e in possesso di un diploma. “Ma l’età si sta abbassando sempre di più”, ha avvertito Silvana Maniscalco, responsabile dei Centri Antiviolenza di Cagliari e Quartu. “Si sta verificando anche l’espansione di atteggiamenti violenti a tutti ceti sociali. Occorre un intervento corale da parte delle istituzioni e della cittadinanza”.

Dall’Amministrazione Comunale, la proposta di una città a misura di donna. “Prevenzione e sensibilizzazione – ha detto il sindaco di Quartu Mauro Contini – sono sicuramente alcuni dei più efficaci strumenti che la comunità deve attivare per proteggere e sostenere le donne”.

da L’Unione Sarda – Clara Mulas